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I dipinti   Fotogalleria

 

Gli altari laterali della chiesa ospitano dipinti di varie epoche e di buona fattura.

"La Madonna della lettera", posto nel terzo altare a sinistra, è un olio su tela (cm. 210x128) con cornice dorata di ignoto pittore siciliano del XVII secolo. Il manto verde azzurro e le tuniche rosse della Vergine e del Bambino emergono dal fondo oro del dipinto che è una delle non rare copie del prototipo  di ugual soggetto conservato nel Duomo di Messina.

L'"Ecce Homo", secondo altare di sinistra, olio su tela (cm. 155x155), attribuito ad un anonimo pittore della fine del XV secolo e degli inizi del XVI legato alle esperienze della bottega di Antonello da Messina; ad un artista del XVII secolo invece l'attribuisce G. Dongiovanni che lo ha schedato tra le opere restaurate dalla Banca Popolare S. Angelo. Il dipinto che presenta una forma a guisa di cuspide è racchiuso in una ricca cornice con intagli dorati su fondo color rosso e azzurro ed è visibile lo stemma della famiglia committente.

Il terzo altare destro ospita il dipinto dei "SS. Apostoli Filippo e Giacomo" (cm. 350x220), opera pregiata di anonimo pittore siciliano, già collocato sull'altare del braccio destro del transetto, oggi luogo della Madonna di Trapani, e poi trasferito nella parete destra della cappella del S. Martire patrono di Licata. La parete di sinistra della stessa cappella ospitava prima un altro dipinto con la "Deposizione" o della "Pietà" (cm. 230x255), entro cornice dorata ed eseguito nel 1778 da Gioacchino Martorana. Il dipinto è stato trasferito nel secondo altare di destra già dedicato al patriarca San Giuseppe.

Non ha alcun rilievo, invece, il dipinto con "Le anime del Purgatorio", collocato nel primo altare di sinistra, forse un maldestro rifacimento di un'antica opera dello stesso soggetto da parte di un disinformato "artista" locale. All'interno dell'opera è visibile la figura di Sant'Angelo che reca con sé la palma del martirio. Altra opera di minor pregio è quella che riproduce "San Spiridione Vescovo" eseguita negli anni settanta. Il dipinto è stato collocato nella parete opposta, primo altare a destra a fianco all'ingresso.

Nel transetto fiancheggiano l'abside due tele che rappresentano "il martirio" e la "morte" di Sant'Angelo. La prima, un olio su tela (cm. 280x158) di ignoto pittore siciliano del XVII secolo, raffigura il Santo secondo la tradizione agiografica carmelitana che riceve il martirio mentre predica nella chiesa dei SS. Apostoli Filippo e Giacomo. L'altro dipinto è pure un olio su tela (cm. 280X150) di ignoto pittore siciliano della prima metà del XVIII secolo. Raffigura l'estasi mistica del Santo non contemplata nei comuni repertori iconografici.

 

* C. Carità: La chiesa di Sant'Angelo e la festa di maggio a Licata

 

L'arte a Sant'Angelo

 

 

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